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Estate 2020, le linee guida dell’Ue

 

 

 

 Come saranno le ferie nei Paesi dell'Unione 

L’estate 2020 verrà ricordata come quella delle vacanze ai tempi del coronavirus.

Che sia al mare o in montagna, ci sono ancora molti dubbi su come saranno le ferie degli italiani. Intanto, la Commissione europea ha approvato alcune linee guida per i Paesi dell’Unione.

Mentre in Italia vige ancora il timore di non poter circolare liberamente questa estate, magari con divieti per i residenti delle regioni più colpite come la Lombardia di raggiungere le mete di mare più gettonate come Sardegna e Puglia, la Commissione europea nelle sue linee guida ha previsto ogni dettaglio per le vacanze 2020, addirittura gli spostamenti tra Paesi membri.

Spesso, infatti, per raggiungere un’altra nazione non è necessario viaggiare in aereo (basti pensare all’esempio della Croazia, tra le destinazioni più in voga recentemente, raggiungibile con la propria automobile anche dall’Italia). Ma, in ogni caso, le direttive europee hanno previsto davvero ogni possibile scenario, anche se è stata bocciata già l’idea di introdurre un “passaporto sanitario”, vista l’impossibilità di dichiarare l’immunità certa di alcuni Paesi rispetto ad altri.

VACANZE 2020

La Commissione europea per agevolare i viaggi all’estero durante l’estate 2020, e garantire il massimo grado di sicurezza visto il pericolo coronavirus, ha proposto di creare un unico sito per tutti i Paesi membri con informazioni in tempo mantenere in costante aggiornamento i turisti sulla situazione alle frontiere, contagi nelle vare zone dell'Unione, strutture sanitarie nelle singole località turistiche, disponibilità di posti letto negli alberghi e di tavoli nei ristornati evitando anche assembramenti.

Altro tassello fondamentale sarebbe quello di rendere interconnesse le app nazionali per la gestione del contenimento del coronavirus, permettendo ai turisti di utilizzarle in tutti i Paesi della Ue per agevolare la ripresa degli spostamenti all'estero per le vacanze 2020.

SPIAGGE e STRUTTURE

Nessuna novità sostanziale, invece, per le raccomandazioni alle strutture ricettive (le stesse che stanno circolando anche in Italia secondo le anticipazioni). Ristoranti e bardovranno garantire almeno 2 metri di distanza tra i tavoli e azzerare il rischio di code davanti ai banconi o ai buffet. I contatti tra albergatori e clienti dovrà proseguire anche dopo il check out per poter comunicare eventuali contagi durante il periodo di alloggio.

Il capitolo più delicato e intorno a cui ruota tutto, però, è quello legato a come saranno le spiagge nell’estate 2020 per arginare il rischio di contagio da coronavirus. La Ue ha già fatto sapere che sdraio e ombrelloni dovranno essere distanziati di almeno due metri tra loro (eccezion fatta per i nuclei famigliari). Obbligo anche di sanificazioni anche agli impianti di climatizzazione (anche per gli aerei raccomandati gli stessi filtri degli ospedali). Ancora nessuna indicazione sulle spiagge libere.

VIAGGI

Per quanto riguarda i viaggi, ovviamente verrà confermato l’obbligo di mascherine tanto per personale di bordo che per i passeggeri.

Per quanto riguarda gli spostamenti urbani, si chiede di aumentarne gli orari in modo da diminuire l'affollamento e di prevedere l'uso di stickers per il distanziamento tra utenti. Bruxelles chiede di prevedere l'apertura automatiche porte per evitare ai passeggeri di schiacciare il bottone della fermata.

 

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