Nella situazione attuale di emergenza sarebbe possibile acquistare casa con un procedimento che sia al 100% online per ovviare a qualsiasi possibilità di contatto fisico e possibile contagio?
Le trascrizioni sono rimaste ferme solo in Lombardia in quanto le conservatorie stanno riaprendo gradualmente in questi giorni. In tutte le altre regioni nulla è cambiato così come con il D.P.C.M. ultimo non è cambiata la situazione degli studi notarili che restano aperti in tutta Italia. Ciò perché il notaio è un pubblico ufficiale tenuto a prestare la sua attività quali che siano le circostanze, come previsto dalla Legge Notarile. La funzione del notaio è garanzia di legalità che deve essere assicurata nell’interesse dei cittadini e dello Stato sia in momenti ordinari, sia in momenti eccezionali ed imprevisti come questo.
L’acquisto della casa richiede tutta una serie di controlli che servono a tutelare il sistema. In particolare in un periodo di emergenza come questo sono ancora più necessari i controlli, essendo chiaro l’allarme lanciato dalla autorità antimafia e dagli organi di polizia secondo i quali la crisi può facilitare l’ingresso nel mercato, e anche nelle compravendite, di situazioni malavitose. Esiste comunque una serie di strumenti che consentono di favorire gli atti a mobilità limitata.
Considerata la generale restrizione alla mobilità consentita solo per comprovate situazioni di necessità, esigenze lavorative o per motivi di salute, il notariato invita i cittadini a mettersi in contatto con il proprio notaio per valutare se l’atto programmato può essere posticipato oppure per segnalarne - tramite richiesta scritta - la necessità o urgenza.
Nei casi in cui sia necessario procedere alla stipula dell’atto notarile occorre inderogabilmente tener conto delle indicazioni previste dai DPCM relative alle “dimensioni e alle caratteristiche dei luoghi, tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
Il discrimen è rappresentato dall’’urgenza, la cui valutazione dipende da caso a caso. Per esempio se la banca non è disponibile a prorogare i termini per l’accensione di un mutuo, se le parti possono perdere i benefici fiscali derivanti da una compravendita, se occorre predisporre un testamento; ovviamente ci vuole buon senso da parte di tutte le parti coinvolte. Noi non fermiamo l’esercizio della pubblica funzione ma, in concreto, gestiamo la nostra attività contemperando, come siamo abituati a fare, l’interesse individuale del cliente con quello generale, il che oggi impone di tenere conto, in particolare, del diritto alla salute e dell’interesse collettivo a limitare la circolazione delle persone e le occasioni di incontro.
Il Consiglio Nazionale del Notariato ha dato delle indicazioni agli studi notarili?
In questo periodo di emergenza sanitaria, il Consiglio Nazionale del Notariato ha diramato ai notai indicazioni per la gestione degli studi e l’erogazione dei servizi ai cittadini, nel rispetto delle limitazioni imposte per contrastare la diffusione del virus COVID-19.
Nello specifico ha invitato i singoli studi a: